Autore: alessia

Pulse è un dispositivo ad uso domestico, efficace nelle prestazioni e discreto nelle dimensioni, progettato per il trattamento di dolori articolari da artrite reumatoide e monitoraggio della rigidità arteriosa.

L’artrite reumatoide è una malattia reumatica che colpisce in prevalenza le donne e provoca un’infiammazione a livello articolare, accompagnata spesso da gonfiori, deformazioni e dolori. Inoltre, la perdita della funzionalità articolare è la causa più frequente di disabilità sia in Europa che negli Stati Uniti, soprattutto per le persone anziane. Il suo esordio è variabile da persona a persona. Molto spesso è una manifestazione graduale ed insidiosa, con caratteristiche simmetriche e con un primo interessamento verso mani e piedi, e un successivo avanzamento alle articolazioni più vicine. L’artrite reumatoide è caratterizzata da fasi acute e da periodi in cui il dolore si attenua. In molti casi, grazie anche ai farmaci di nuova generazione, vengono controllati i sintomi e spesso la malattia va in remissione nell’arco di qualche anno. Purtroppo trovare il farmaco più corretto per ognuno è un percorso complesso e spesso la malattia cronicizza. L’infiammazione continua delle articolazioni provoca forte dolore, in particolare durante la notte e al mattino in cui generalmente i pazienti soffrono di rigidità agli arti, in alcuni casi bloccandoli a letto anche per alcune ore.

L’obiettivo di Pulse è ridurre l’assunzione di antidolorifici tramite una terapia del dolore che possa diminuire la rigidità mattutina e il dolore articolare durante la notte e monitorare la rigidità arteriosa tramite l’esame della Pulse Wave Velocity.

La terapia del dolore più idonea per l’artrite reumatoide è l’elettrostimolazione, detta TENS. Consiste nell’applicazione di elettrodi sulla cute attraverso i quali si invia lievi impulsi elettrici che attivano le fibre nervose, riducendo la percezione del dolore.

L’esame della Pulse Wave Velocity è uno strumento non invasivo utile per la diagnosi e la valutazione del rischio di malattie cardiovascolari, questo può essere monitorato tramite la combinazione di elettrocardiografia unita a pletismografia (PPG) per la misura della saturazione di ossigeno nel sangue.

Iuva è un progetto di Design Medicale che, attraverso l’unione di ricerca e progettazione, si propone di migliorare la gestione di comorbidità nelle persone affette da Sclerosi Sistemica limitata alla mano (SScl) e Ipertensione Arteriosa Polmonare (IAP).

La SScl è una patologia cronica rara ad eziologia sconosciuta, caratterizzata da fibrosi diffusa, anomalie vascolari cutanee, articolari e degli organi interni. I sintomi più frequenti comprendono: fenomeno di Raynaud, poliartralgia, disfagia, pirosi, tumefazione e infine fibrosi cutanea e retrazione delle dita. Il coinvolgimento di polmoni, cuore e reni è causa della maggior parte dei decessi.

Iuva è un sistema composto da un set di guanti che, unitamente ad una piattaforma di telemedicina, offre un corretto supporto al decorso delle patologie sin dalle prime fasi post diagnostiche. L’intero sistema si pone l’obiettivo di essere di supporto all’interno del concetto di cura semi-autonoma domestica.

Il set di guanti, realizzati su misura perché la mano varia da persona a persona anche sulla base dello stato di avanzamento del decorso della SScl, è composto da:

➀    Iuva_01 Second Skin: viene realizzato su misura con materiali compositi bielastici e non compressivi ad alto comfort per proteggere la cute delle mani del paziente. Questi guanti vengono utilizzati come una seconda pelle per proteggere la mano da tutti quegli agenti che potrebbero comprometterne la salute. All’altezza del polso è presente un foro per garantire il rilevamento dei parametri necessari al monitoraggio. Sopra a questi è possibile indossare qualsiasi altro tipo di guanto.

➁    Iuva_02 Guanto Termico: viene realizzato su misura con materiali termoisolanti ad alta prestazione. Questo guanto è pensato per essere indossato sopra il Second skin in quelle situazioni in cui il paziente soffre gli sbalzi termici che si manifestano con la sindrome di Raynaud. Insieme al guanto viene fornito un dispositivo elettrico riscaldante che va inserito in apposite tasche poste sul palmo e sul dorso dello stesso.

➂    Iuva_03 Guanto Riabilitativo: viene realizzato su misura e prevede al suo interno dei sensori di flessione per monitorare il grado di mobilità delle dita della mano. Il guanto è collegato ad un dispositivo di monitoraggio che viene posizionato in una tasca nel polso, il quale ha il ruolo di comunicare con la piattaforma informatica che ha il compito di proporre, come vedremo, gli esercizi da svolgere. Il dispositivo monitora inoltre la frequenza cardiaca e la saturazione dell’ossigeno nel sangue, utili per tenere sotto controllo possibili episodi gravi legati alla IAP.

Dispositivi per utenti affetti da Ictus e Neoplasia in comorbidità, che presentano deficit visuo-spaziali e fatigue, con monoparesi ad un arto superiore. H-O System orienta l’utente nello spazio abitativo e aiuta a riacquisire la percezione del proprio corpo in relazione allo spazio circostante, grazie a l’emissione di vibrazioni sentinella. In questo modo viene facilitata la quotidianità dell’utente, diminuendo stress e affaticamento fisico e psicologico, limitando la fatigue. Incentiva inoltre a muoversi e a compiere i piccoli gesti abituali grazie ad un feedback luminoso. 

Il set è composto da quattro dispositivi: 

-Dispositivo da indossare sulla mano del braccio non paralizzato che, oltre a rilevare gli ostacoli presenti da quel lato del corpo, trasmetterà all’utente feedback di vibrazione e luminosi. Il dispositivo è impermeabile ed è adattabile sia alla mano destra che a quella sinistra, presentando diverse taglie.

-Dispositivo da indossare sul polso dell’arto paralizzato che rileva gli ostacoli presenti da quel lato del corpo;

-Tag posti su maniglie di porte e finestre, che indirizzano l’utente verso quest’ultime;

-Infine la base che, oltre a ricaricare i dispositivi indossabili, agevola l’utente ad indossarli autonomamente.  

Il dispositivo sulla mano emette una doppia vibrazione a destra se l’ostacolo viene rilevato a destra, e a sinistra se, al contrario, l’ostacolo è a sinistra. Quando invece entra in contatto con i tag, la vibrazione è continua e si intensifica a seconda della distanza.  Tanti più tag si rilevano, tanto più la luce dei Led si intensifica.

Tria è un sistema di tre dispositivi per il monitoraggio e il trattamento domestico di persone affette da BPCO e osteoporosi. La BPCO è una malattia dell’apparato respiratorio che ostruisce le vie aeree, causando un grave affaticamento nella respirazione. In particolare, in comorbidità con l’osteoporosi, la quale presenta un elevato rischio di fratture a causa della bassa densità minerale, aggrava le condizioni fisiche dei pazienti. Nello specifico, le problematiche vengono localizzate nella zona del busto portando il paziente ad una quasi completa sedentarietà con difficoltà a compiere semplici azioni nella quotidianità. Questo progetto si pone l’obiettivo di aiutare l’utente durante l’attività fisioterapica riabilitativa attraverso un kit composto da tre dispositivi per il rinforzo muscolare, due guanti e una collana, che permettono all’utente di essere guidato e seguito nei movimenti durante l’esercizio grazie alla presenza di feedback luminosi e tattili. Ogni dispositivo è dotato di una batteria estraibile contenete la tecnologia IMU, per il monitoraggio dei parametri di navigazione, al il fine di controllare la postura dell’utente. Inoltre, nel pollice del guanto sinistro è presente un sensore ad infrarossi utile al monitoraggio dei parametri vitali, quali saturazione e frequenza cardiaca. In aggiunta, al fine di apportare differenti livelli di intensità agli esercizi sono stati integrati pesi da 100 g ciascuno, che l’utente può inserire in una tasca dedicata nella parte interna del guanto. Per quanto riguarda la collana, l’utente può considerare di farne un uso giornaliero, al fine di monitorare e migliorare la propria postura durante le attività quotidiane. Infine, il kit è connesso ad una applicazione che si occupa di gestire i dati raccolti, condividerli col medico curante e guidare il paziente nella programmazione e nella gestione dell’attività fisica fisioterapica.

Uno studio condotto dall’Agenzia sanitaria e sociale della regione Emilia-Romagna del 2016 evidenzia come sia frequente l’associazione dell’insufficienza renale cronica con l’ipertensione arteriosa secondaria. Quando diventa necessario introdurre la dialisi nella propria vita, la routine del paziente cambia e deve adattarsi alle nuove esigenze, soprattutto se si tratta di recarsi all’ospedale a giorni alterni per sessioni di trattamento di 3-4 ore ciascuna. Negli ultimi anni si è tornati a interessarsi all’emodialisi domestica, che porterebbe numerosi vantaggi nella vita del paziente, tra cui ridurre i tempi delle sedute e ridurre gli effetti collaterali tipici come ritenzione idrica e sindrome delle gambe senza riposo, accentuati dalla comorbilità con l’ipertensione. In questo contesto si inserisce Atoll, un sistema composto da un’app e da una pedana smart con bilancia impedenziometrica integrata il cui scopo è monitorare e favorire l’attività motoria leggera degli arti inferiori durante la sessione di dialisi per pazienti con insufficienza renale cronica ed ipertensione arteriosa secondaria. Atoll è quindi pensato per intrattenere il paziente, proponendo una valida alternativa alle classiche attività svolte come guardare film, leggere, ascoltare musica, permettendo di occupare del tempo in maniera efficace e produttiva.

Cora è un set di dispositivi pensato per chi soffre di ipertensione arteriosa e demenza in comorbidità. Uno studio italiano riporta un’incidenza del 47% delle due patologie riguardo un campione comprendente anziani over 65. Il paziente con ipertensione necessita l’assunzione di una terapia salvavita, di uno stile di vita sano che comprende una corretta alimentazione, attività fisica, e sonno adeguato. Lo stato di demenza rappresenta un ostacolo alla corretta applicazione di questa routine che va a peggiorarne lo stato di salute complessivo. Inoltre, a causa del disorientamento spazio-temporale e perdita della capacità di giudizio tipici della demenza, il paziente necessita di una costante assistenza da parte di un caregiver, situazione che non sempre favorisce la stimolazione delle capacità cognitive e dell’autosufficienza. Viene proposto dunque un sistema di tre dispositivi tecnologici connessi per l’assistenza integrata alla vita quotidiana del paziente con demenza e ipertensione, dentro e fuori l’ambiente domestico. Il dispositivo principale scandisce le attività quotidiane e contemporaneamente ricorda e dispensa la terapia giornaliera del paziente. Il secondo è un dispositivo indossabile, un bracciale in silicone che, attraverso sensori ottici e intelligenza artificiale, rispettivamente misura la pressione arteriosa e rileva il completamento corretto delle azioni, in combinazione con il dispositivo principale. Il bracciale contiene anche un gps per il rintracciamento a distanza. Il terzo dispositivo funge da metronomo luminoso, oltre che da base di ricarica. Aiuta il paziente a prendere sonno in maniera naturale attraverso onde luminose a intermittenza lenta. Infine, il caregiver ha la possibilità di monitorare a distanza il paziente attraverso l’applicazione di supporto, rispettandone l’autonomia.

ISO è un kit non invasivo pensato per persone affette da Diabete di tipo 2 con insulino trattamento e OSAS (anche nota come sindrome da apnee ostruttive del sonno) in comorbidità.

Il Diabete di tipo 2, con insulino trattamento, colpisce circa 4 milioni di persone in Italia, vale a dire il 5% della popolazione. L’OSAS conta 7 milioni di casi in Italia e 1 miliardo di persone nel mondo (1 su 7). Secondo il Ministero della Salute, in Italia, la prevalenza dell’OSAS in popolazioni di entrambi i sessi e affetti da diabete di tipo 2 è pari all’86%.

L’eccessivo peso e l’assenza di allenamento aggravano, in entrambe le patologie, il quadro clinico del paziente. L’attività fisica è quindi indispensabile, anche se spesso non viene svolta a causa dell’incapacità dell’utente di identificare un attacco ipoglicemico, per via della sua sintomatologia compatibile con quella da affaticamento fisico.

L’Isoprene è un metabolita prodotto dal corpo umano e, in pazienti affetti da Diabete, se ne osserva una sovrapproduzione durante un evento ipoglicemico. L’individuazione ed il controllo di questa molecola permettono di monitorare la glicemia, offrendo quindi la possibilità di svolgere attività fisica in totale tranquillità. 

ISO permette di abbattere la barriera della paura e dell’insicurezza psicologica, monitorando i livelli di Isoprene e avvertendo l’utente qualora stia insorgendo una crisi ipoglicemica. ISO può inoltre monitorare l’attività fisica e, attraverso l’applicazione dedicata, stimolare all’attività motoria, creare community e offrire al medico uno strumento per valutare la corretta aderenza alla terapia non farmacologica.